Lillu de Mari: la storia del Giglio del Mare

Una leggenda sarda  racconta l’origine del meraviglioso fiore bianco conosciuto come “Lillu de Mari” o Giglio del Mare. Questo fiore dal profumo inebriante sboccia sulle coste sabbiose del Mediterraneo durante i mesi estivi, portando con sé una storia avvolta dal dramma e dalla sofferenza.

Il suo nome scientifico, “Pancratium Maritimum“, è evocativo della sua natura potente e resiliente. “Pancratium” deriva dal greco e significa “molto potente”, un epiteto che descrive perfettamente questa pianta che riesce a crescere in dune di sabbia aride e sterili, costantemente sferzate dal vento. Nonostante le avverse condizioni ambientali in cui si trova, il Giglio del Mare è in grado di sopravvivere e prosperare. Il suo seme, protetto da una massa sugherosa che funge da galleggiante, viene disperso dalle correnti marine, viaggiando per lungo tempo fino a raggiungere nuove coste da colonizzare.

Secondo un antico mito greco, il “Giglio del Mare” nacque dal latte di Era, la moglie di Zeus. Era era stata colpita dalla dolcezza del piccolo Eracle (o Ercole, secondo la mitologia romana) e decise di adottarlo e allattarlo. Ma il piccolo, con la sua forza incredibile, si attaccò al seno della dea in modo così vorace da farle provare un dolore insopportabile. In un gesto istintivo, Era si tolse il seno dal quale spruzzò un getto di latte che raggiunse il cielo, creando la Via Lattea, e un’altra goccia di latte cadde sulla terra, dando così origine al Giglio del Mare.

Ma c’è anche una leggenda sarda che, se possibile, è ancora più avvincente. Racconta la tragica storia di una giovane pastorella bionda, una rarità in quei tempi. Questa coraggiosa ragazza si oppose con tutta la sua forza e il suo orgoglio alle invasioni saracene, ma alla fine fu catturata dai pirati che la torturarono in modo terribile. Nonostante la sua resistenza eroica, alla fine la giovane pastorella fu uccisa e il suo corpo gettato in mare. Quando il suo corpo giunse sulla costa, i suoi capelli biondi ancora vibranti di vitalità e vigore, rilasciarono la loro linfa sulla sabbia, dando così origine al maestoso Giglio del Mare.

Le immagini di questo fiore e le sue spoglie sono un ricordo vivido e tangibile di una storia di sofferenza, sacrificio e forza interiore. Camminando lungo le coste sabbiose del Mediterraneo, non possiamo fare a meno di sentire la presenza del Lillu de Mari, e immaginare le tragiche vicende che lo hanno portato alla luce.

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